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11b. prime idee (2° tentativo)
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gruppo nome cognome referente osservazioni & suggerimenti presenze
A Vincenzo Messina Nicholson 3 figure / 3 volumi è al momento un pensiero soltanto distributivo, non struttura l'area e non ne disegna gli spazi / guardare al referente più concettualmente, proprio come sistema di organizzazione dello spazio, potrebbe forse aiutare 2
Paola Bellomo Badiali provi a trasporre il sistema di organizzazione delle linee del referente nella realtà dell'area: invece di prendere dei quadrangoli e inserirli dentro, provi a costruire, A PARTIRE dalle direzioni dell'area, un sistema di linee 'analogo' che organizzi tutto lo spazio. Insomma faccia un suo 'quadro', deciderà poi quali contorni saranno volumi e quali spazi aperti 2
Giusi Paratore Badiali molto interessanti gli schizzi (soprattutto i primi con la facciata curva che ripropone la tensione delle linee del referente) / la direzione insomma è giusta, quindi NON abbandoni le buone idee che ha avuto: provare a risolvere l'allargamento dell'area 'deformando' e frammentando (distruggendo) il pensiero di partenza NON è una buona idea. Ha bisogno di altro, altre idee, altri concetti 2
Elena Platania Badiali lo stesso problema di Romano (vedi) identica persino nella grafica ma con catalogo di 6 (invece che 8) pezzettini 2
Rosaria Romano Kandinsky? un catalogo di equivoci: otto pezzettini estratti a caso da un disegno (e nemmeno perché della maggior parte è incomprensibile l'origine) non hanno alcun significato. Un referente è utile nella misura in cui suggerisce nella sua GLOBALITÀ un sistema di relazioni o di organizzazione dello spazio, un'idea o un concetto. Quindi trovi un referente VERO e in cui VEDE qualcosa. Altrimenti è inutile. 2
Sofia Sabato Kassak non giri 'in tondo', usi concetti e relazioni NON forme: ha un referente che sovrappone e interseca figure, linee e linee chiuse: superfici, volumi, muri, recinti che nasceranno NEL luogo e DAL luogo in cui fa il progetto per organizzarlo e strutturarlo. Ricominci da ciò che fin qui ha ignorato: la sua area e tutto quello che c'è intorno 2
B Pietro Saitta Bortnyik Il suo referente (ne abbiamo anche visto un esempio) è generato da una geometria complessa: un sistema di linee che agganciano, definiscono o ritagliano delle figure stabilendone le relazioni. Spero abbia compreso che questa geometria deve ri-costruirla lei, deve nascere dall'area in cui fa il progetto in modo da organizzare non solo i volumi ma tutto lo spazio della 'tela' 2
Andrea Azzarelli Kassak La sua interpretazione non funziona: produce spazi esterni costretti e di risulta, 'corridoi' sulla strada ed un ammasso di volumi di improbabile gestione. Lo guardi meglio: se il nero è 'pieno' e il bianco 'vuoto' (ma potrebbe essere viceversa) per es. non è vero che il rettangolo è un volume. Piuttosto ha abbastanza chiaramente la configurazione di un recinto definito da due lati (la L) con degli oggetti all'interno. 2
Gabriele Barone Kassak un referente non serve a ricalcare figure ma a suggerire concetti, relazioni tra le cose, modi di controllare e costruire lo spazio. Figure 'trasferite' da una tela a un luogo lasciano come vede ritagli di risulta, disegnano direzioni inesistenti e non mi pare producano grandi 'invenzioni'. Lo guardi meglio e si faccia una 'lista della spesa' delle categorie di cui sopra. Poi magari il quadro lo 'ridipinge' lei. 2
Agnese Mannile Kassak
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Vincenzo Vindigni
poco rispettoso del povero Malevič: non può ridurlo a figurine e spargerle a caso. Consegna nulla per assenza di pensieri e referente. 0
C Antonella Torrisi Malevič Interessanti gli schizzi in cui incastra volumi nei piani verticali, ma allora non sarebbe meglio incastrare proprio piani orizzontali in quelli verticali e 'costruire' lo spazio? Quel che totalmente al momento le manca è la geometria di controllo dell'area. Per es. due direzioni divergenti ma vicine le ha proprio nella sua area che si 'apre' verso il mare. Cominci da li. 2
Clara Loria Malevič Impossibile non accorgersene: al momento sta proiettando sul referente il suo progetto di Gropius. Il problema qui è però più complesso intanto perché il sistema si apre a ventaglio (e questo funziona con le direzioni dell'area), poi soprattutto perché qui deve controllare TUTTA l'area, non si tratta più di un edificio nel nulla ma di un sistema coordinato di spazi chiusi e aperti. 2
Dario Mangione Malevič il suo problema è che continua a pensare alla conformazione di un oggetto. Qui invece deve partire dal luogo e strutturare un sistema coordinato di pieni e di vuoti in grado di controllare TUTTA l'area. 2
Lucrezia Panarello Malevič ridico la stessa cosa con parole diverse: deve fare un sistema integrato di tre funzioni che comprendano spazi aperti e chiusi. Nel referente ha due quadrati e un mucchio di frammenti: i primi due forse sono volumi ed il terzo forse uno spazio costruito da piani in apparente conflitto tra loro. Il problema principale è capire come questo sistema può nascere da e controllare l'area. Parta da qui. 2
Vittoria Sapienza Malevič
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D Simona Messina Moholy-Nagy come le tristi piantine dimostrano, il sistema NON funziona (credo lo veda da sé, il soggiorno è un corridoio con le finestre sulla strada, il 'laboratorio' un disimpegno rialzato della zona notte, il muro sul tetto non serve a niente ecc..). Certe volte (anzi molto spesso) il primo pensiero che viene NON è quello giusto. Provi a diventare più flessibile con se stessa, si disincastri e trovi nuove strade. 2
Rebecca Leocata Jean Arp il fatto che non metta nemmeno un immagine del suo referente (il che mi rende impossibile ogni osservazione perché non so di che stiamo parlando) dimostra quanto lo tenga in considerazione. L'unica cosa che posso dirle è che non ha capito NULLA sul luogo che NON è una scatolina in cui si butta a caso una cosa, ma il punto di partenza che genera e struttura le cose. 1
Eliana Montalto Malevič ma se i quadretti non li mette nella direzione di quello che sta disegnando a che servono? E a che serve un referente fatto di oggetti staccati e ruotati tra loro intorno a uno spazio se vuole fare una casetta a L (che lascia per giunta dei triangolini di risulta perché il lotto non è un rettangolo)? 2
Vito Paternò Bortnyik E' inutile che continui a massacrare Bortnyik riassemblando figurine senza sapere che fare. Guardi bene la sua area e si ricordi che ha anche la responsabilità di costruire il fronte della piazza. Il suo referente qualche suggerimento vorrebbe darglielo. 2
Steven Veclani
manca il referente anche se da uno schizzo si potrebbe risalire a un Bortnyik che finisce poi banalizzato a cerniera con una rotazione che non c'entra nulla con l'area. Magari cerchi qualcosa di più semplice in partenza. 2
E Giulia Marino Kandinsky ma davvero c'è bisogno di Kandinsky per fare mezzo cerchio? Non le pare oltretutto che una casetta in mezzo al prato sia del tutto fuori luogo? Siamo a Ortigia, non in campagna e il progetto avrebbe anche la responsabilità di costruire il fronte di piazza Federico di Svevia. Magari Kandinsky meglio lasciarlo in pace, cerchi invece qualcosa che l'aiuti a strutturare l'area. 2
Carla Ciancitto Kandinsky Il suo equivoco è di lettura: non si tratta di due mezzi cerchi, un quadrangolo e una forchettina, ma del MODO in cui i segni sono messi in equilibrio su un asse, bilanciati gli uni con gli altri e connotati come frammenti. Lei invece li prende come saponette al supermercato, li deforma (perché due mezzi cerchi NON ci sono) e li riassembla in un chiusissimo ovale che non l'aiuterà manco sull'area (vedi Marino). LASCIATE IN PACE KANDINSKY 2
Lia Di Mauro
referente assente e manco dichiarato, ma potrebbe trattarsi del Malevič di Loria. Quel che non ha capito è che non si tratta di fare una casa in campagna in mezzo al prato (vedi Marino) ma di lavorare su un pezzo di città, un'area che deve essere definita, recintata e strutturata in spazi aperti e chiusi che parlano con gli edifici intorno. 1
Silvia La Carta Munari Munari è un quadrato, la sua area un rettangolo stretto e lungo: comprenderà quindi che non è possibile proprio 'ricalcare' il referente. Cerchi invece, se ha compreso il concetto, di ricostruirlo (il concetto appunto) a partire dall'intero perimetro dell'area in modo da avere spazi aperti e chiusi plausibili in termini dimensionali ed esattamente reversibili in termini formali. 2
Carla Minniti Malevič Vale lo stesso che ho cercato di spiegare a Marino, Ciancitto & Di Mauro (vedi) sia per quanto riguarda la casetta in mezzo al prato, sia per la necessità di scomodare (in questo caso) Malevič per fare un cubo. Le pare? 2
Chiara Vaccarella Malevič in questo caso di Malevič avrebbe anche l'aspetto ironico del prendere in giro Leonardo da Vinci, invece s'incarta nel collage e nella chiave di violino spacciando per triangolo voluto un'area di risulta (che infatti dall'altro lato si moltiplica per 4). Se deve fare delle rotazioni, almeno usi le direzioni che le offre l'area: vedrà che così riuscirà quanto meno ad organizzare meglio gli spazi. 2
F Sofia Scafidi Picasso sembra si stia forse avvicinando all'idea che la sua 'tela' è tutta l'area e che NON si tratta di conformare un oggetto da metterci dentro. Allora, come Picasso divide TUTTA la tela con un tracciato di linee che costruiscono superfici diverse, dovrebbe provare a fare lo stesso. Però naturalmente partendo dalle regole e dalle direzioni dell'area. E se ha bisogno di inclinate si guardi intorno (anche lontano), ma costruisca un tracciato che ha davvero un senso. 2
Sofia Messina Moholy-Nagy NON consideri i pezzi del suo referente come mattoncini del lego che si possono smontare e riassemblare in cento modi diversi (vedi le saponette di Ciancitto). L'unica cosa che può avere un senso e darle qualche suggerimento sono I RAPPORTI tra quegli elementi, NON le figure. Dopodiché se non parte dalle geometrie dell'area, non fa nulla. 2
Salvatore Patanè
meno di niente. Suggerisco di cambiare referente 1
Gaia Scatà
pezzi di carta riciclati dal corso di disegno e senza manco il nome. Quando comincia a lavorarci me lo fa sapere. Suggerisco anche qui di cambiare referente 1
Salvatore Tomasello Picasso perduto in una miriade di frammenti senza senso. Avevo provato a dirglielo, ma inutilmente: i suoi "possibili utilizzi di concetti" sono in realtà impossibili utilizzi di ritagli. I suoi ultimi esperimenti (sfalsamenti, rotazioni..) con Picasso non c'entrano niente. Sarà meglio guardare qualcos'altro? 2
Karma Zimmitti Magnelli perduta in una miriade di frammenti senza senso (vedi Tomasello). L'architettura NON può partire (e nemmeno arrivare) da informi ritagli. E' quindi INUTILE ritagliare figurine, provi invece a capire il sistema: per es. nel suo referente c'è una trama di linee che regola lo spazio, disegna le figure e le loro connessioni. Guardi la sua area con la città intorno e provi a partire da li. 2