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11b. prime idee (secondo tentativo)
(A3 referente / concept)
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gruppo nome cognome referente note voto presenze
B Alessandro Albertelli Mario Radice (ex S. Bortnyik) almeno un pensiero di base -recinto costruito con oggetti sovrapposti - ma non si tratta di mettere un oggetto nell'area ma di costruirlo a partire dall'area (il recinto costruito deve disegnare i limiti dell'area assegnata) [+1] 4 2
E Roberta Andolina Piet Mondrian permane nell'equivoco: Mondrian non affastellava rettangoli (qui cubetti), DIVIDEVA lo spazio (le linee che non vede) producendo superfici [=] 4 2
G Chiara Baglieri Bruno Munari
4 1
E Reunessa Bamba Vasilij Kandinskij
4 1
D Alessandra Barone Lajos Kassák ha scoperto che ci sono più di tre figure ma la loro relazione resta oscura come prima come anche la relazione con l'area che continua ad esser vista come contenitore -invece che generatore- dell'oggetto [=] 4 2
D Angelica Bovo Marcel Luis Baugniet chiaro il tentativo di provare a stare un po' più vicino al referente ma continua a sbagliare il metodo: invece di smontarne dei pezzi e rimontarli in modo arbitrario (l'aveva già fatto anche se qui cerca di essere più 'mimetica'), provi a comprendere il sistema di generazione di quelle figure, parta dalle linee, non dalle figure [+1] 5 2
B Chiara Branca Vasilij Kandinskij non ci sono due ipotesi -dentro o fuori dal 'lotto'- ma, obiettivamente, solo la prima: il sistema parte anzitutto dall'area cercando di organizzarla e non necessariamente ogni elemento del quadro è un volume (idea che sembra non riesca a superare). Suggerimento: invece che estruderli in volumi, perché non prova a considerarli degli elementi insieme COSTRUISCONO lo spazio? [+1] 4 2
G Olga Campanella Sandor Bortnyik ritrovate le proporzioni del referente, continua a non capirlo (zero in analisi: non distingue nemmeno ciò che è figura e ciò che è sfondo) ma ha una buona intuizione: forse le linee che tagliano il quadro possono essere il punto di partenza per l'organizzazione dell'area. Cominci da qui, ma cerchi di capire anche il resto [+1] 3 2
A Mario Campisi Malevich (con scritto accanto 'Mondrian')
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F Mariacarla Cassarino Bruno Munari visto che non vuole guardarlo glielo dico io: blu e nero sono figure uguali e reversibili in modo che ciascuno possa essere alternatamente interpretato come figura e come sfondo. Trasformarli in 1° & 2° piano dentro un quadrato che litiga con l'area non ha alcun senso. Suggerimento: provi a tracciare un profilo che divida l'area in due figure uguali e reversibili [=] 2 2
D Giulia Castro Vasilij Kandinskij (ex Moholy-Nagy) ha cambiato referente, ma non sembra che il nuovo l'aiuti a strutturare l'area: certo approfittare di quadratini da estrudere sembra sensato per far la casa, il problema è che nel quadro stanno semplicemente nel campo della tela e quel che resta è sfondo, mentre qui quel che resta - lo spazio aperto - è anche lui soggetto, dev'esser disegnato ed ha la stessa dignità della 'casa' [=] 3 2
F Agnese Catalano Vasilij Kandinskij procede scollata tra una lettura a parole plausibile e persino di un certo pathos (..il giallo avanza e il blu arretra) e un'assoluta -pur comprensibile- incapacità di estrarre da quelle parole qualcosa di utile alla 'scrittura' [=] 3 2
G Gaia Celi Autore ignoto rimasta orfana d'autore (pur dopo approfondite ricerche), ha almeno provato a inserire dentro l'area cerchi smozzicati e rettangolini colorati. Non è però ancora riuscita a VEDERLI: non si tratta per es. di rettangoli giustapposti, ma sempre sovrapposti o generati da una sovrapposizione / il ciambellone nero cancella tutto e non c'entra niente col referente [+1] 3 2
B Chiara Centamore László Moholy-Nagy
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A Edoardo Ciatto Mauro Reggiani
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B Andrea Cinquerrui Piet Mondrian [solo seconda consegna] non si tratta di strutturare un oggetto, ma un'area fatta di spazi chiusi e aperti / il tentativo di seppellire la densità di segni di Molo-Oceano sotto un lastrone sembra produrre spazi oscuri e improponibili 2 1
E Simone Cortese Malevich (con scritto sotto 'Kandinsky') non colgo la differenza col precedente, forse c'è un aggiustamento della geometria ma resta del tutto ignorata l'area (che dovrebbe essere il punto di partenza - anche per stabilire le direzioni visto che ne usa due) ed il rapporto di sovrapposizione/intersezione delle figure [=] 2 2
G Maria Chiara Di Mauro Kazimir Malevich come se non avessi detto niente: sempre pezzi smontati e poi ricomposti a caso e per giunta scalati in rapporti proporzionali diversi [=] 3 2
F Debora Dierna Marcel Duchamp (ex assente) almeno ora abbiamo un referente, ma non le pare un pochino pochino superficiale? La rappresentazione del movimento porta con sé una densità di segni ed una complessità di sequenza che non è possibile ridurre a 3 (tre) quadratini. Se il tema è quello deve esserci uno studio di sequenza che forse parte più dagli elementi che non da volumi già costituiti. Altrimenti meglio cambiare referente [+1] 3 2
A Gaetano Distefano Renè Magritte ulteriori esperimenti inutili a partire dalla confusione già segnalata: invece di giocare con le formelle da spiaggia, guari l'orizzonte del mare che quello forse ha una certa importanza [=] 5 2
G Giuliana Galvagno Kazimir Malevich persiste negli equivoci già segnalati senza alcuna variazione né in termini di considerazione delle relazioni del referente né in quelli di rapporto con l'area [=] 3 2
A Giuseppe Gargante Vasilij Kandinskij
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E Adriana Garofalo Paul Klee la rimando a quanto detto nella nota alla prima consegna perché sembra non averla letta [=] 4 2
A Emanuele Garofalo Vasilij Kandinskij il nulla: mettere un contorno dentro un contorno non è certo un modo di organizzare un area, dimostra solo che quella cosa non c'entra [=] 3 2
E Andrea Greco László Moholy-Nagy il ragionamento sul referente pur nelle intersezioni irrisolte, comincia a produrre degli spazi, ma il problema resta il non aver capito che non si tratta di strutturare un oggetto e poi incastrarlo a forza in un contorno che non gli appartiene, ma al contrario che da è quel 'contorno' (l'area) che deve partire la strutturazione dell'oggetto [=] 5 2
F Stefania Guttà Jackson Pollock [prima consegna vista dopo la seconda] vero che in democrazia si può dire tutto, ma senza esagerare. Ecco, che una L con un pallino c'entri qualcosa con Pollock, per favore, NO. / suggerimento: cambi referente 2 2
B Antonella Iacono Piet Mondrian
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D Erica Lavenia László Moholy-Nagy sembra non riuscire a liberarsi dal catalogo di quadrangoli e sfugge persino all'elementare constatazione che la sovrapposizione di due figure ne genera tre / apprezzabile il tentativo di controllo dell'area che prova a legare anche gli spazi aperti a diversi quadranti-funzione, ma il referente parla di relazioni più complesse che varrebbe la pena esplorare [+1] 4 2
D Josephine Leotta Kazimir Malevich inamovibile dagli equivoci della prima ipotesi, posso solo rimandare a quanto già osservato [=] 4 2
F Sofia Lo Turco László Moholy-Nagy bene, sembra aver e in mente una torre, ma ancora le linee rosse che la ancorano all'area faticano a trovare un loro ruolo / un'altra ipotesi che forse varrebbe la pena esplorare è quella inversa (il tondo è un buco e la casa il fondo): lo dico perché vedo che in certo senso la sua area è disegnata nel quadro [+2] 5 2