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13. prime idee: seconda valutazione
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nome cognome gruppo referente note voto presenze
Paola Barbagallo B Calder (casa Martelliano) [categoria equilibrio aste/piani] ha capito Calder ma non ancora cosa può farsene: sbagliata la metafora di "equilibrio tra pieno e vuoto" tradotta per giunta in composizione di volumi (così sono tutti gli schizzi) / non ha ancora provato a partire davvero dagli elementi di Calder: aste (che tengono) piani, il volume arriva DOPO e forse non si vedrà nemmeno 5 3
Maria Biondi A [categoria disegno / estrusione su pianta] possibile il procedimento proposto di estrusione di figure ma al momento è totalmente arbitrario e approssimativo: sbagliate le 'traduzioni' delle figure in un sistema che non ne rispetta le relazioni (il cerchio non sta mica nell'angolo) ed anche le possibili funzioni-identità attribuite 4 4
Roberta Cerruto C [categoria equilibrio aste/piani] ha visto "il filo metallico" che "lega i vari piani" ma non riesce a tradurlo se non proiettandolo su pre/concetti comuni: né il sistema distributivo corridoio-stanze, né il raumplan loosiano possono in alcun modo arrivare al concetto di Calder perché sono entrambi sistemi di divisione e partizionamento di volumi e non montaggio di elementi autonomi 4 4
Saverio Cristaldi D [categoria disegno / estrusione su pianta] davvero improponibile la palazzina ad asse centrale che deriverebbe dall'improbabile riduzione delle 7 superfici dell'originale in 5 volumi malamente sovrapposti / meglio ripartire da un più calderiano concetto di 'farfalla': le sette superfici sembrano più ali, piani piuttosto che volumi, sovrapposti con diversi gradi di trasparenza 4 3
Giorgia Farruggio A [categoria equilibrio aste/piani] ha trovato gli elementi su cui lavorare (basamento piegato, aste e tre piani di diverso colore) ma non riesce a tradurli se non come elementi parziali (una T sottosopra e 3 C) annegati in una composizione di volumetti che li rendono inessenziali. Suggerimento: eliminare i volumetti e fare in modo che TUTTA la casa sia costruita dalle diverse identità di quei pezzi 6 4
Tatiana Barbagallo B Hopper (casa Barbera) [categoria presepe: ricostruzione della figurazione] difficile arrivare da qualche parte tentando di ricostruire l'edificio ottocentesco riprodotto nel dipinto di Hopper, meglio fare il contrario: guardi solo il cielo e la terra trasferendo la metafora sulla struttura dell'immagine 4 4
Francesco Cipriano C [categoria presepe: ricostruzione della figurazione] orfano di idee, non riesce in alcun modo a scollarsi di dosso l'ossessione di ricostruire il faro di Hopper che ridisegna paro paro rastremato e persino con la lanterna in cima / se così dev'essere ce ne faremo una ragione, ma tenterò un ultimo appello: rilegga solo quello che ha scritto: con le parole è possibile avvicinarsi a dei concetti, perché con le 'cose' no? 4 4
Angela Di Franco A [categoria sviluppo di struttura dell'immagine] l'idea sembrava chiara ma forse non lo è tanto (visto che ad es. le zone notte/giorno -cioè tutta la casa- sono finite nella L della cornice frantumate in mille stanzette): meglio tornare indietro lasciando fuori 'giardini' e spazi aperti (impossibili su quella superficie) e provando davvero a 'costruire' lo spazio invece di fare schemini distributivi 6 4
Giovanna Facchi D [categoria sviluppo di struttura dell'immagine] le intenzioni sono chiare ma così non riesce a funzionare: i problemi mi sembrano soprattutto nella sezione di contatto tra il blocco pubblico-privato e quello terra-filtro-cielo, la girata del 'pubblico' sul 'privato' non c'entra niente e il 'bowindow' non ha al momento un'identità. Suggerimento: semplificare e -almeno all'inizio- essere più rigorosi e persino schematici 6 2
Mariachiara Fiducia C [categoria estrusione su pianta delle figure] possibile l'idea di tradurre in volumi le aree figurali del dipinto (finestra /donna /proiezione-luce) ma non funziona né l'attribuzione di identità funzionale, né c'è un minimo di rispetto di rapporti e proporzioni (per es. l'area più grande -proiezione- diventa l'elemento più piccolo -la scala) / meglio rivedere tutto guardando elementi e rapporti con più attenzione 5 4
Giuseppe Gambino D [categoria ricostruzione concettuale dei rapporti] folgorato sulla via di Damasco, scopre nel conflitto angolare il rapporto concettuale generativo (fonte /luce /ombra) a cui girava intorno da tempo, riuscendo persino a riprodurre la 'diagonalità' del dipinto / non si sa dove si arriverà ma è un inizio davvero promettente 8 4
Giovanni Consoli D Penone (casa Dotto) [non pervenuto] 4 4
Giada Crementi B [categoria stratificazione su pianta - multireferente] partita da mille ottimi pensieri su almeno tre diversi referenti entra in crisi su una (difficile) possibilità di sintesi / l'ultima decisione (ref.1 - pelli concentriche) non sembra tuttavia produrre grandi risultati (casetta a pianta centrale) e ricorda più il secondo referente che non quello dichiarato: forse meglio riprovare a mettere in atto la qualità dei pensieri iniziali 6 3
Jordan Donzelli C [categoria buco/aste su pianta] the hidden pozzo-luce: le aste non ci sono e il buco è dichiaratamente privo di vita visto che non gli è attribuita alcuna funzione oltre a quella di corridoio al primo piano (ma allora dev'essere coperto quindi non è manco più un buco) / suggerimenti: un 'buco' non è necessariamente una corte interna e può rivelarsi in diverso modo sia in pianta che in sezione costituendo il cuore della vita della casa 5 3
Adele Fichera B [categoria buco/aste su pianta - multireferente] la "traccia" e l'"impronta" (ref. 1 e 2) sembrano abbandonate in favore del terzo referente che vorrebbe tradursi in un impianto a corte centrale: possibile, purché ci si lavori su (materiale al momento del tutto insufficiente) 4 4
Matteo Gagliano D [categoria buco/aste su pianta] ci gira intorno da tempo ma non riesce a traslare i principi costitutivi dell'albero su quelli dell'architettura. Le parole chiave per risolvere il problema sono certamente 'generazione' e 'sottrazione' ma se il 'contorno' è diverso dalla direzione di generazione vuol dire che è stato tutto TAGLIATO ('sottratto'): NON è quello che fa Penone perché altrimenti perderebbe non solo la 'rivelazione' ma anche il soggetto del suo discorso 6 4
Ausilia Giannone A [categoria pelle/asta su pianta] buone le intenzioni ma se la 'pelle-corteccia' è soltanto il muro esterno della casa sembra improbabile che possa funzionare (vedi piante con stanze cieche) / la pelle poi dovrebbe rivelare la sua superficie 'interna' cosa improbabile se è tamponata a filo dalle stanze / problematico per ragioni proporzionali pieno/vuoto anche il sistema distributivo 'tronco-scala-a-chiocciola' 7 3
Giuseppe Ascia A Rothko (casa Messina) [categoria estrusione su pianta] ha scelto un referente con qualche elemento in più degli altri rothkiani ed ha anche iniziato una faticosa ricerca delle possibili identità funzionali da trasporre: tuttavia non ci siamo ancora sia perché in pianta non si vede ancora il 'fondo-contenitore' (né funzionano gli ambienti), sia perché nessuna coerenza col referente è stata considerata negli improbabili prospetti 5 3
Anna Bellia B [categoria estrusione su pianta] il concetto è semplice ma riesce ad eliminare l'elemento contenitore (lo sfondo della tela, che pure aveva sottolineato negli schizzi di analisi) riducendolo a muretto di cinta del giardino: il risultato, cubetto casa (per giunta arbitrariamente ritagliato da terrazzini e incomprensibili rientranze) con giardinetto, di Rothko non ha proprio niente 5 3
Margherita Bua D [categoria estrusione su pianta] al momento solo il pensiero di due coperture ad altezze diverse, ma le sezioni non funzionano e manca -ancora una volta- la definizione del fondo-contenitore, unica possibilità di mantenere un minimo di coerenza col referente 4 2
Beatrice Cucuzza C [categoria transfert figurativo] decisamente fuori dalle aspettative sia nella scelta del referente figurativo (pre anni '40) che nell'intenzione di puntare su ciò che nella figurazione NON c'è ma cui essa allude, l'idea è così improbabile da diventare chiara ed estremamente interessante / bisognerà però lavorarci molto di più per non rischiare di perderla per strada (per es. negli schizzi di pianta è già scomparso l'innesto laterale) 6 4
Yuri Cusumano A [categoria estrusione su sezione] maggior merito l'idea di procedere in sezione piuttosto che in pianta / giusta l'idea degli arretramenti diversi su scala colore ma manca l'identità e la compattezza dei 'pezzi' (tutti inspiegabilmente risegati sulla scala) e soprattutto la definizione del 'contenitore' che avrebbe bisogno di acquistare corpo e spessore e -tornando al codice colore- dovrebbe stare dentro e non fuori le superfici scure 6 3