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13. prime idee: analisi del referente e trasposizione
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nome cognome gruppo referente note voto presenze
analisi trasp. MEDIA 16-23
/ 04
30
/ 04
14
/ 05
TOTALE
Giuseppe Ascia A

0 0 0,00 2 0 1 3
Paola Barbagallo B Calder (casa Martelliano) vaghe e letterarie le osservazioni sul referente su 'movimento' e 'leggerezza' peraltro contraddette dalla presunta tensione al 'monumentale' (cercare sul vocabolario) / nessuna relazione comunque con le due tristi piantine 2 1 1,50 1 1 1 3
Tatiana Barbagallo B Hopper (casa Barbera) d’accordo scomporre gli elementi del dipinto, purché la conclusione NON sia una maldestra ricostruzione della casetta rappresentata, come le (inutili) piantine lasciano immaginare 3 1 2,00 2 1 1 4
Anna Bellia B Rothko (casa Messina) non certo un grande sforzo rilevare nel quadro un fondo e due campiture senza manco interrogarsi su contrasti e possibili significati dei colori / zero relazioni con le piantine che manco accennano a quei semplici rapporti contenitore/contenuti 3 1 2,00 1 1 1 3
Maria Biondi A Calder (casa Martelliano) approssimativa ed anche sbagliata l'analisi della litografia (di cui ci piacerebbe vedere l'originale) visto che gli elementi sono quattro e non tre / priva di senso l'idea di estrusione di formelle contorte che non considerano manco gli elementi rilevati 2 1 1,50 2 1 1 4
Margherita Bua D Rothko (casa Messina) niente nemmeno come semplice analisi del referente (manca persino l'immagine dell'originale) / inutili gli schemi di pianta se non esiste un'idea 1 1 1,00 1 1 0 2
Roberta Cerruto C Calder (casa Martelliano) del tutto contraddette le (poche) osservazioni dell'analisi / ma davvero pensa che i SOTTILI fili di Calder che tengono in EQUILIBRIO le 'forme plastiche' LONTANE TRA LORO (lo scrive lei) siano assimilabili ad un corridoio con le stanze? 3 1 2,00 2 1 1 4
Francesco Cipriano C Hopper (casa Barbera) piena di equivoci e inutili proiezioni (i colori del quadro NON cambiano con 'l'alternarsi delle stagioni') l'analisi lascia pochi elementi reali (cielo-terra/orizzontale-verticale) del tutto scollegati dalle proposte schizzate 2 1 1,50 2 1 1 4
Giovanni Consoli D Penone (casa Dotto) da evitare la rassicurazione mortale degli stereotipi: inutili tutti i confusi schizzi sulla 'crescita' se poi finiscono per rifugiarsi nel modellino consolidato della costruzione aurea 5 3 4,00 2 1 1 4
Giada Crementi B Penone (casa Dotto) molto apprezzabile la ricerca di significati, nonostante le idee confuse, i travisamenti e le numerose ingenuità / ciò che resta è però al momento solo analogia formale (di pianta e di sezione: non sarebbe un difetto se solo non servisse a confermare inut 5 4 4,50 1 1 1 3
Saverio Cristaldi D Calder (casa Martelliano) d’accordo con il ridisegno ed il possibile 'catalogo' dei pezzi ma dovrebbe cominciare a pensare che farsene (manca del tutto un'ipotesi di trasposizione) 3 0 1,50 2 1 0 3
Beatrice Cucuzza C Rothko (casa Messina) corrette quanto ovvie le osservazioni di analisi generano qualche idea (distinzioni di altezze), qualcosa di cui non si sa che fare ('zona di passaggio' per andare dove?), qualcosa che non c'enra nulla (volume di passaggio?): forse un inizio ma siamo anco 4 3 3,50 2 1 1 4
Yuri Cusumano A

0 0 0,00 2 0 1 3
Angela Di Franco A Hopper (casa Barbera) interessante l'idea della matrioska (che però non si capisce cosa produca) e comprensibile quanto crudele l'identificazione uomo-giorno/donna-notte: il problema è ancora che non si sa bene cosa farne / servirebbe forse un'analisi più puntuale dell'immagin 4 2 3,00 2 1 1 4
Jordan Donzelli C Penone (casa Dotto) clamorosamente frainteso Penone che certamente non parlava di 'protezione' e peggio ancora Palladio che almeno nella sala centrale della Rotonda non ci metteva una scala. I due non c'entrano ovviamente nulla, ma è un caso abbastanza esemplare di come gli 2 1 1,50 1 1 1 3
Giovanna Facchi D

0 0 0,00 1 0 1 2
Giorgia Farruggio A Calder (casa Martelliano) chiara e comprensibile nella (pur migliorabile) analisi si infrange nella trasposizione di piani e aste sottili in cubi e pesanti volumi: varrebbe la pena ricordare (con Mies) che anche se uno spazio è pur sempre un 'volume' non necessariamente quello dev 5 3 4,00 2 1 1 4
Adele Fichera B Penone (casa Dotto) poco chiaro il ruolo della seconda opera, ma l'analisi sembra, almeno metodologicamente, corretta / chiara l'intenzione di analogia formale con la terza opera, ma il resto è tutto da pensare (il giardinetto non è l'origine, né un possibile 'modificatore' 5 4 4,50 2 1 1 4
Mariachiara Fiducia C Hopper (casa Barbera) mi spiace ma una confusa collezione di osservazioni banali quanto arbitrarie estratte a caso da pezzettini di diversi quadri non può produrre evidentemente nulla / la 'tripartizione' non è un'idea ma solo l'ovvia trasposizione del programma (notte/giorno/ 3 1 2,00 2 1 1 4
Matteo Gagliano D Penone (casa Dotto) legittimamente intrappolato nei simbolismi, tra passati e futuri, apparenze e sostanze, non sa più che fare / provare a cambiare punto di vista potrebbe essere utile: il tronco è così, tutto, ora e la sottrazione di materia serve solo a svelare un meccani 5 4 4,50 2 1 1 4
Giuseppe Gambino D Hopper (casa Barbera) autocontraddittorio sin dall'analisi (individua una sequenza e poi inverte i 'piani') ha tre pezzi di cui non ha capito la relazione e che non riescono in alcun modo a corrispondere ai tre volumi proposti / lo schizzo finale però suggerisce altre letture 4 4 4,00 2 1 1 4
Ausilia Giannone A Penone (casa Dotto) molto chiara ma fin troppo semplice nelle intenzioni, la trasposizione corteccia-casa / albero-albero lascia come si vede uno dei due termini fuor di metafora: possibile ma forse uno scatto in più potrebbe esser fatto 5 4 4,50 1 1 1 3