DEFINIZIONE DEI RAPPORTI PROPORZIONALI DELLA PIAZZA

Dal nostro studio risulta che quello che, soprattutto, importa è un buon rapporto fra la dimensione della piazza e quella degli edifici che la circondano. Come sempre in questo campo il rapporto non può essere fissato con precisione, perché subisce variazioni, anche notevoli. Per convincersene basta dare un'occhiata alla pianta di una qualsiasi grande città. Il rapporto fra gli edifci e le piazze non può essere definito in modo preciso come quello che esiste fra la colonna e la trabeazione secondo la teoria degli ordini architettonici.
Una definizione, almeno approssimativa, di questo rapporto sarebbe tuttavia auspicabile specialmente per l'urbanistica moderna, che ha sostituito la lenta evoluzione storica con scelte arbitrarie decise al tavolo da disegno.

[...] la dimensione delle piazze deve essere proporzionata a quella dell'edificio principale che le domina. Il rapporto va stabilito fra l'altezza dell'edificio, misurata dal livello della piazza fino alla cornice, e la dimensione della piazza misurata perpendicolarmente alla facciata principale dell'edificio.
Nel caso delle piazze più sviluppate in profondità si confronterà, dunque, l'altezza della facciata della chiesa con la lunghezza della piazza e, per le piazze sviluppate in larghezza, l'altezza della facciata del palazzo comunale con la larghezza della piazza.

Tenendo presenti tali relazioni, si ammetterà che la dimensione assunta come principale di una piazza deve essere, come misura minima, uguale all'altezza dell'edifìcio e che, per conservare un effetto piacevole, essa non deve superare, come misura massima, il doppio di quell'altezza, a meno che la forma, la destinazione e l'architettura dei particolari del fabbricato non sopportino dimensioni ancor più notevoli.

[...] Notiamo semplicemente che le piazze quadrate sono rare e che non fanno una buona impressione. Viceversa le piazze, la cui lunghezza supera il quadruplo della larghezza, cominciano a perdere fascino. In generale le piazze larghe sopportano fra le loro due dimensioni una differenza maggiore che le piazze profonde, ma anche qui ciò dipende, soprattutto, da circostanze particolari.
[p.73-74]

PIAZZE TROPPO GRANDI, STRADE TROPPO LARGHE >