[ Marcos Novak, Babele 2000 ]

La comprensione di creature finite in un universo infinito č necessariamente limitata: in ogni epoca e in ogni sistema filosofico, scientifico, artistico, religioso o ideologico c’č sempre un orizzonte di pensiero, un confine tra il conosciuto e l’abisso. Alcuni vivono entro quel confine, altri vi passeggiano attorno. Pochi lo superano e cercano di costruire qualcosa sopra l’abisso. Facendo un passo fuori dal mondo conosciuto, costruendo oltre i limiti del pensiero, ingrandiscono il mondo stesso a favore di tutti quanti. Sono queste le persone che io chiamo architetti, anche se possono essere poeti d’ogni sorta: scienziati, filosofi, ballerini, registi, scrittori, attori o musicisti.


Marcos Novak, Voice3=4Maze.Blue, 1999