[ Jacques Derrida, La scrittura e la differenza, 1967, p.6]

La forza della nostra debolezza sta nel fatto che l'impotenza separa, disimpegna, emancipa.
[...]
Non c'è nulla, dunque, di paradossale nel fatto che la coscienza strutturalista sia coscienza catastrofica, distrutta e insieme distruttrice, destrutturante, come lo è ogni coscienza, o almeno il momento decadente, periodo proprio ad ogni movimento della coscienza.


Paul Klee, Einst dem grau der nacht enttaucht
(una volta emersi dal grigio della notte)
, 1918