[Franco Purini,
L'architettura didattica p.98
]

La storia dell'architettura non può ricostruire il passato; può solo reinventarlo all'interno di una continua sproporzione tra la reinvenzione delle persone e quella dei luoghi. Se le pietre resistono e rimangono a testimoniare il passaggio del tempo, le persone si sottraggono al nostro desiderio di farle rivivere e parlare. È la vita che le ha prodotte che se ne è andata dalle architetture storiche ed è solo la nostra vita che giustifica queste.
Esse continuano ad essere vive in quanto appartengono al nostro presente. La storia dell'architettura, in definitiva, che è qualcosa di diverso dall'insieme delle “architetture storiche”, non ha nulla da insegnare direttamente al progettista. Non può “parlare”.
È come una persona in piedi accanto al nostro tavolo da disegno di cui sentiamo necessaria la presenza, ma che non può ascoltare né rispondere.


1790, Lequeu: la morte della Storia