[ 1889: Camillo Sitte
L'arte di costruire la città (p.85-86) ]

Questo tipo di disposizione costituisce un motivo cosi frequente, specialmente in Italia, che possiamo considerare la presenza di un gruppo di piazze nel centro della città, in prossimità degli edifici principali, quasi come la regola generale, mentre l'esistenza d'una piazza unica costituisce piuttosto l'eccezione. Il fenomeno è legato, anch'esso alla chiusura delle piazze e al tema fondamentale dell'inserimento di chiese e palazzi fra gli altri fabbricati.

La fig.42 [MODENA] lo mostra chiaramente. La Piazza Grande, evidentemente è destinata a liberare la veduta sulla facciata laterale della chiesa. Perciò è logico ch'essa sia sviluppata in larghezza. [...] La piazza della Torre costituisce ugualmente un insieme autonomo visibilmente destinato a valorizzare la torre, che deve produrre e produce un effetto suggestivo come se si trattasse di una scena di teatro. La piazza I è messa al servizio della facciata principale. In conformità alla regola è una piazza in profondità e presenta una via orientata direttamente verso il portone della chiesa senza stonare con l'armonia dell'insieme.



Camillo Sitte:
MODENA: I. Piazza della Legna. II. Piazza Grande. III. Piazza Torre
SALISBURGO: I. Residentplatz. II. Domplatz. III. Capitelplatz. IV. Antica piazza del Mercato
VENEZIA: I. Piazza S. Marco. II. Piazzetta