Ben presto, peṛ, il sole cocente lo induce a cercare un riparo e, scorta una foresta che gli offre la frescura della sua ombra, corre a nascondersi nel folto della vegetazione; ed eccolo nuovamente felice, quando densi vapori si innalzano e si condensano in spesse nubi, dalle quali una pioggia tremenda scroscia come un torrente sull'accogliente foresta. Mal protetto dal fogliame, il nostro uomo non sa come difendersi dall'umidità che da ogni parte lo assale fastidiosamente. Scorta allora una caverna, vi si lascia scivolare e, trovandosi finalmente all'asciutto, si compiace della sua scoperta. Nuovi disagi rendono tuttavia sgradevole il suo soggiorno, avvolto dalle tenebre e dove si respira un'aria malsana. Esce dunque all'aperto, risoluto a supplire col suo ingegno alla rudezza ed alla negligenza della natura, e deciso a costruirsi un alloggio che lo copra senza seppellirlo.

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La capanna archetipa di Laugier in un'incisione del settecento