[ 1805: Jean Nicolas Durand, LEZIONI DI ARCHITETTURA, Précis..., volume secondo, Discorso preliminare, p.106 ]

Abbiamo notato […]
Che di conseguenza l'architettura non può avere per fine il piacere, bensì l'utile.
Che quand'anche il piacere fosse il fine dell'architettura, l'imitazione, mezzo che le si fa mutuare dalle altre arti, sarebbe incapace di farglielo raggiungere; infatti, affinché il piacere risulti dall'imitazione, occorre che il modello che ci si propone di imitare sia un oggetto preso dalla natura, al di fuori della quale nulla conosciamo, al di fuori della quale nulla, di conseguenza, può interessarci; occorre inoltre che l'imitazione sia perfetta: ora dei due modelli che si propongono all'architettura, l'uno (la capanna) essendo tutto meno che un oggetto naturale, e non potendo essere considerato oggetto d'arte, non deve per ciò essere imitato nelle sue forme;

[continua >]


Jean Nicolas Louis Durand (1760-1834)