[ Gianni Rodari, Grammatica della fantasia, p. 7-8 ]

Il sasso nello stagno

Un sasso gettato in uno stagno suscita onde concentríche che si allargano sulla sua superficie, coinvolgendo nel loro moto, a distanze diverse, con diversi effetti, la ninfea e la canna, la barchetta di carta e il galleggiante del pescatore. Oggetti che se ne stavano ciascuno per conto proprio, nella sua pace o nel suo sonno, sono come richiamati in vita, obbligati a reagire, a entrare in rapporto tra loro.
Altri movimenti invisibili si propagano in profonditŕ, in tutte le direzioni, mentre il sasso precipita smuovendo alghe, spaventando pesci, causando sempre nuove agitazioni molecolari.

[continua >]


Enzo Melandri, LA LINEA E IL CIRCOLO. Studio logico-filosofico sull’analogia