Così la vita passa, si annulla. L'automatizzazione inghiotte tutto: cose, abiti, mobili, la moglie e la paura della guerra.
«Se la vita di molti uomini, con tutta la sua complessità, scorre inconsapevolmente, allora è come se non ci fosse stata.»
Per risuscitare la nostra percezione della vita. per rendere sensibili le cose, per fare della pietra una pietra, esiste ciò che noi chiamiamo arte. Il fine dell'arte è di darci una sensazione della cosa, una sensazione che deve essere visione e non solo agnizione. Per ottenere questo risultato l'arte si serve di due artifici: lo straniamento delle cose e la complicazione della forma, con la quale tende a rendere più difficile la percezione e prolungarne la durata. Nell'arte il processo di percezione è infatti fine a se stesso e deve essere protratto. L'arte è un mezzo per esperire il divenire di una cosa; per essa ciò che è già stato non ha alcuna importanza.
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In Tolstoj l'artificio dello straniamento consiste nel non nominare per nome le cose ma nel descriverle come se le vedesse per la prima volta.

STRANIAMENTO


Renč Magritte, Golconde, 1953